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giovedì 27 settembre 2012

NON MI MANCA PROPRIO ESSERE UN NUMERO


Ciao sono Enrico, ho 32 anni e vivo a Milano, città dove sono nato.
Mi sono diplomato alla scuola alberghiera (specializzazione in cucina) ma ben presto mi sono accorto che non era la mia strada e, visto che non avevo le idee chiare su cosa volessi fare, ho preferito far risparmiare ai miei genitori i soldi per l'università e ho iniziato a lavorare. Il primo anno ho lavorato sia in un ristorante che in una pasticceria per capire realmente se mi piacesse o meno continuare il mestiere.



 Da quel momento fino ad oggi non mi sono più limitato a cercare un lavoro in un settore specifico ma ho fatto tutto quello che trovavo. Per ovvi motivi , ma non li elencherò tutti. Comunque, lasciata la cucina ho lavorato come addetto alle vendite in un negozio di computer, allora (2001) l'anno di apprendistato sarebbe sfociato in un contratto a tempo indeterminato, ma, allettato da una proposta più lucrosa sono andato a lavorare come addetto alla fatturazione.


Durante i 4 anni trascorsi in questa ditta, me la sono passata bene, ma alla fine del 2006 l'apprendistato non si è trasformato in contratto a tempo indeterminato e sono rimasto a casa (si può dire che sono stato un precursore dei tempi!).
Un po’  tentennante decido di dare una svolta alla mia vita e parto alla volta di Dublino, mi voglio mettere in gioco dove non conosco nessuno, e dopo un paio di mesi di scuola (poco studio ma ottimo per fare amicizia)  trovo lavoro in banca. A quel tempo era molto facile trovare lavoro in Irlanda e una volta entrato nel giro potevi cambiare posizione e ruolo a seconda del tuo livello di conoscenza del lavoro e dell' inglese, ma, la pioggia è inesorabile e dopo 15 mesi con l'ombrello mi trovo ad un bivio: tornare a casa o andare da un'altra parte (al sole).
Avendo girato e conosciuto tante persone ho presto capito che non esiste un posto migliore dell' Italia e così sono tornato. Dopo un paio di mesi di vacanza, inizio a cercare lavoro, tanto tra me e me penso che con l'esperienza appena fatta non ci siano problemi ed invece.... trovo con fatica un lavoro part-time in una finanziaria (call center) per 3 mesi prorogati in seguito per 6, e poi per 4, e poi per altri 2 mesi (ovviamente tutti i rinnovi sono stati comunicati con al massimo un paio di giorni prima della scadenza).

Arrivato a questo punto avrei avuto a disposizione al massimo un' altro rinnovo allorché ad una settimana dalla scadenza del contratto mi è stato proposto di passare full time, ma che sarei dovuto stare a casa tra un contratto e l'altro per un mese (tanto per poter azzerare i rinnovi e poterne avere altri 6 per un massimo di 3 anni). Nonostante ciò ero contento perché sarei rimasto e avrei avuto il lavoro full time con tutto quello che ne comporta, ma il bello deve ancora venire.

Dopo 3 giorni il capo mi chiama e mi dice che non può farmi passare al full time ma che per il momento mi può solo rinnovare per altri due mesi, a questo punto penso: "Bè dai ho due mesi per cercare un altro lavoro avendo uno stipendio" ma appena un'ora dopo il capo chiama tutto il gruppo (9 persone) e ci dice che nessuno sarebbe stato rinnovato.


Incasso il colpo e mi rimetto alla ricerca, faccio qualche corso gratuito per integrare quello che manca alle mie esperienze, giro tutte le agenzie interinali, mando cv, i colloqui non sono tanti, molti con un buon feedback da parte dell'agenzia che però non portano a nulla, intanto faccio qualche lavoretto, fino all'estate quando, come per magia, si materializza il lavoro (come al solito per rimpiazzare la gente che va in ferie) ad ogni modo accetto il nuovo lavoro in banca per i classici 3 mesi rinnovati fino a quando risulta che la banca ha la "necessità" di prepensionare almeno 3000 persone. Per fortuna che ci sono i sindacati che si accordano con la banca!!!!

Arrivano a 3400 prepensionamenti ottenendo in cambio 2000 nuove assunzioni; la cosa potrebbe essere positiva peccato che 1000 saranno figli o parenti di alcuni prepensionati (proposta del sindacato stesso) e gli altri 1000 saranno le persone con contratti atipici con almeno 14 mesi di anzianità.

Una volta che l'accordo è stato fatto l'azienda lascia a casa la gente quando raggiunge i 12 mesi di anzianità lavorativa, tra cui il sottoscritto (e altre 80 solo nella mia sede), arrivano addirittura a rinnovi di 15 giorni per permettere la formazione dei nuovi arrivati (ovviamente eravamo noi a fare l'affiancamento e la formazione), i pochi "fortunati" sono stati assunti, dove possibile, con contratto di apprendistato (con una sorta di obbligo all'assunzione alla scadenza dei 4 anni) con ticket giornalieri che passava da 5,29€ a 1,89€. Bello no!? .


A questo punto ho detto basta e con la mia ragazza decidiamo di cambiare:  basta rinnovi e basta prese in giro. Iniziamo a fare quello che ci piace, riprese e montaggio video. Collaboriamo con una serie di webtv per avere qualche entrata extra e facciamo riprese e montaggio per eventi vari (matrimoni, battesimi, feste, gare) e quando il portafogli lo permette anche reportage (alluvionati del fiume magra), ci piace parlare e indagare su quello che tv e giornali non dicono. Premetto che non sono "figlio di papà" quindi non ho soldi extra (ne tantomeno la mia ragazza), me la gioco con le mie forze ma sono io a vivere la mia vita e non vivo la vita che gli altri vogliono per me, vi posso garantire che non mi manca proprio essere solo un numero.

Enrico

Vi allego il link dove potete trovare il reportage sugli alluvionati del Magra che Enrico e la sua ragazza hanno girato
http://www.reportageontv.it/

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai fatto benissimo!