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lunedì 24 settembre 2012

UNA STALKER DEL LAVORO


Eccoci qui! Sono Valentina, ho 25 anni e dal 2010 vivo a Verona. Prima vivevo a Trento dove ho tentato di prendere la laurea in beni culturali con indirizzo archeologico. Passato qualche anno lo stimolo è passato poiché non vedevo sbocchi per il futuro e la passione era decisamente calata. Decido allora di tornare a Verona per convivere col mio fidanzato, cosciente del fatto che mi sarei dovuta rimboccare le maniche e adattarmi.
Speravo che il mio diploma da perito aziendale e corrispondente in lingue estere potesse essermi vagamente di aiuto, ma ben presto mi sono resa conto che non avendo esperienza in quel campo poco me ne facevo. Nessun problema troverò qualsiasi altro lavoro, mi sono detta, tanto ho fatto di tutto, dalla lavapiatti alla cameriera.
Guardo dappertutto, batto a tappeto le zone limitrofe, entro nei negozi, guardo gli annunci su internet, sul giornale e sui volantini.
Scopro così anche  il magico mondo degli annunci “fuffa”, sì quelli dove sembra che cerchino segretarie e un sacco di altre figure interessanti e poi invece ti ritrovi a fare il venditore porta a porta per l' Eni. No, grazie.
Ok va bene,  ma come commessa in qualche negozio troverò! E invece nulla, perché per fare la commessa serve un casino di esperienza. Caspita, ma nei negoziacci dove vendono intimo a pochi soldi, dove le commesse piegano solo le mutande e non ti si filano di striscio che  esperienza serve? Io le mutande le piego giornalmente e sono bravissima! Basterà sorridere ed essere carina e avrò qualche chance. Ma purtroppo avevo 24 anni, “non saprei, di solito le nostre ragazze hanno sui 19 anni, magari saresti a disagio.”
Perfetto mi hanno dato della vecchia a 24anni, pensavo che il problema non si sarebbe posto almeno fino ai 30!
Infiniti colloqui, infinite volte in cui mi chiedevano se mi sarei sposata, se avrei avuto intenzione di fare figli, tutto come in una normale ricerca di lavoro.
Trovo finalmente impiego in un panificio, felicissima poiché sono un'appassionata di cucina. Mi avevano detto che mi avrebbero insegnato, che l'inesperienza non era un problema etc. Ora non vi racconto tutto ma, morale della favola, questi sfruttavano e se ne approfittavano. Non appena io ho iniziato a fare domande specifiche su cosa dicesse a riguardo il contratto nazionale del lavoro, sono stata “minacciata” che questa cosa si sarebbe ripercossa sul rapporto lavorativo, che sicuramente avevo sentito i miei ex colleghi di lavoro (ho lavorato come centralinista in un CAAF della CGIL), insomma che ero una mela marcia. A malincuore, ma esausta mi licenzio. Volevano da me dei soldi, che poi controllando non gli spettavano di certo.
Tolgo dunque  dal mio curriculum l'esperienza in CGIL e ricomincio la ricerca.
Passato qualche mese inizio a fare la postina. Fantastico, pagano bene e finisco presto. Scopro che è un gran casino per i trimestrali, ma si fa. Al secondo mese succede l'inconveniente, devo essere operata, con la convalescenza troppo lunga devono licenziarmi perché supera il comporto. Ma ricevo la magica telefonata del direttore che mi prende un po' a parole e mi dice che devo licenziarmi sennò loro rimangono senza una persona per tre settimane. Ovviamente rifiuto per poter finire la malattia e per non perdere un'eventuale disoccupazione.
In tutto questo tempo io ho fatto anche dell'altro, qualche extra in un ristorante, promozioni nei centri commerciali, mistery client, ma di certo non mi danno da vivere.
Ho lavorato per la campagna Istat nell'inserimento dati dove ho scoperto l'esistenza dei magici contratti da 12gg.
Ho provato anche metodi di ricerca alternativa. Quando conosco qualcuno di nuovo cerco sempre di dire che sono alla ricerca e mi propongo nel caso possano offrirmi un lavoro, una stalker del lavoro. Così facendo, un buon samaritano voleva metterci una buona parola con il signore delle piadine: “però devi portare pazienza, perché gli piace allungare un po' le mani.” No grazie. Ora sono di nuovo a casa e sempre e comunque alla ricerca di lavoro.
Ho solo un'idea in testa ormai, se si vuole un lavoro, forse è meglio crearselo.

6 commenti:

Davide ha detto...

"Ho solo un'idea in testa ormai, se si vuole un lavoro, forse è meglio crearselo"

santa verità..non scoraggiarti!!

Anonimo ha detto...

Ciao Valentina mi chiamo Michele la tua storia molto interessante assomiglia molto a quella di mia sorella,ma il tuo ragazzo ha un buon lavoro??la mia domanda sorge spontanea nel definire che avendo 25 anni,un buon CV dovresti cercare al di fuori del nostro paese,se arriverai a 30,35 anni ancora in queste condizioni dopo per te sarà dura anche cercarlo in altri paesi,ora che puoi prova,parlane con il tuo ragazzo,il nostro paese è meraviglioso cultura,storia,paesaggistica,archeologia,cucina,qualcosa che siamo unici ad'avere ma ci mangi con ciò!!!Una vacanza passarci qualche mese,viverci mettere su famiglia è diventato difficile,improponibile,vivo all'estero da un po di tempo,conosco molti Italiani che con laurea,diplomi o dopo aver conseguito corsi professionali trovano occupazione,nulla e facile,nulla è dovuto ma almeno puoi metterti in gioco,almeno opportunità ci sono,a 25 anni puoi scommettere molto su te stessa ma l'italia non offre nulla per chi non abbia (santi in paradiso) quindi se vai per quella strada perdi solo tempo che nessuno potrà restituirti,crearti lavoro da sola e difficile,aprire attività.impresa,con il costo e peso fiscale chiudi dopo mesi,valuta bene conosco molti imprenditori che dal nord sono andati nei paesi confinanti a investire per una tassazione sconveniente,non vorrei demoralizzarti ma ho mia sorella che fa le pulizie per 4 euro per 1 ora che quando torna a casa non riesce a muoversi visto che la sfruttano,ha solo 32 anni diplomata ma è mamma deve occuparsi dei miei nipotini piccoli,il marito lavora a Torino dove più volte ha rischiato di perderlo per far valere i suoi diritti vede il marito 3 volte al mese sacrifici forse anche troppi,entrambi ancora oggi mi dicono che avevo ragione quando decisi di andare via,avevo tutti contro famiglia compresa,oggi non mi pento della mia scelta,ti auguro di trovare la tua strada più rosea di mia sorella ma chi rimane aspettando che qualcosa cambi,o tentare di realizzarsi,valorizzarsi,esprimersi deve tener conto che c'è una scadenza da quella non si scappa mai e in Italia varcata la sogna dei 26-29 anni si è già vecchi dopo chi ti offre lavoro!stamattina per televisione si parlava dei disagi della scuola,mancanza di beni d'uso,carta igienica,pastelli ecc,comprano i genitori,ma l'edilizia scolastica il ministro dell'istruzione diceva che tutto si risolve a breve,sono anni che sentiamo di scuole che cadono a pezzi,come possiamo mai sperare o attendere che qualcosa migliori?che qualcuno ascolta i disagi giovanili e della popolazione media,a chi interessa di povera gente come noi,vivendo in 3 paesi stranieri mi sono reso conto che tutto funziona,che i servizi di base ci sono sopratutto sanità,scuola, oppure il semplice gettare rifiuti,non scordatevi di Roma,Napoli,a breve vedremo altre città e regioni ad affrontare l'emergenza,all'estero si creano posti di lavoro,si fa impresa,ricerca,sviluppo tecnologia,ho seguito per caso a rai 2 presa diretta dove hanno discusso di realtà tematiche come queste,non meravigliatevi,concordo uno deve rimanere e provare il tutto per tutto ma fino a quanto???non abbiamo risposte,tutto è un disastro,non possiamo far finta di nulla,i problemi sono troppo ma non vengono affrontati,classe politica pensa ai suoi bisogni primari,qui non regolarizziamo nemmeno gli albi professionali,abbiamo un sistema universitario che manca poco ci danno "la pensione post laurea-magari" non avremo nemmeno quella ho assistito come si svolgevano i test a numero chiuso altra truffa ai studenti pagare per venire esclusi il diritto allo studio non doveva ^essere gratis^ parlare del marcio che c'è in Italia ciò vorrebbe un mese forse più,forse esagero ma dall'estero si percepisce troppo la differenza è il malessere nell'essere Italiani.

Anonimo ha detto...

Ciao Valentina mi chiamo Carlotta laureata Ingegneria Chimica ma nel mio ambito in Italia non avrò futuro,come Michele conosco bene la vita all'estero,i sacrifici e traguardi da affrontare,la mia vita in Italia era dura,senza progetti e futuro,vivevo alla giornata,cameriera come ormai quasi tutte le ragazze volenterose italiane,viviamo con i genitori fino a 30 anni o spesso 40 con gli ultimi risvolti economici,parlando di termini scolastici anche una laurea come la mia non è valida in Italia,ho conseguito la laurea in Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile nel 2007 mando Cv su moster mi contattano per gli USA per un Dottorato di Ricerca alla Purdue University nel 2010.Alla fine del Dottorato sono stato assunto dal colosso alimentare Nestlé e dopo un breve periodo al Nestlé Research Centre di Losanna Svizzera,mi sono trasferita in Inghilterra presso il Product Technology Centre di York nel Regno Unito.Il mio ruolo all’interno del dipartimento di Ingegneria consiste nel sviluppare prodotti e processi per l’industria dolciaria Nestle,di cui il Product Technology Centre di York è il principale centro di ricerca e sviluppo.Andare via mi ha permesso un facile inserimento in un ambiente lavorativo internazionale,dove mi confronto con esperti provenienti dalle migliori Università al mondo,età non superiore ai 32 anni,si laureano presto,con un CV di tutto rispetto,siamo troppo svantaggiati la riforma 3+2 non funziona,ritornai in Italia per trovare parenti e amici che non lavorano ingegneri,avvocati,perfino un caro amico medico che pochi giorni fà è partito in Australia.La vita di una giovane Italiana non viene rispettato e preso in considerazione, Italia lavoravo come cameriera per 400 euro al mese senza contratto nulla,allora decisi per scherzare con mia sorella sposata non lavora,vive con i miei genitori di fare un nuovo CV dicevo semplicemente di essere appena laureata.Cerco su internet e anche consegnarlo di persona non mi è servito,l'unico lavoro offerto uno stage non retribuito poi dopo 1 settimana trovo un lavoro come cameriera dove cercavano personale per 350 euro mensili vado via senza girarmi indietro,non scoraggiatevi ma valutare una partenza viaggio studio, alternativa per conoscere nuovi posti aiuta a schiarirsi le idee che diventare una stalker.

Unknown ha detto...

Io non voglio andarmene, io un po' ci credo che qualcosa si può fare.
Poi voi avete una formazione incredibile, mentre io ho solo qualche semplice esperienza. Ora sto cercando di realizzare un mio piccolo sogno che non sembra più impossibile.
Credo che raccontare la propria storia in questo blog serva a trovare una soluzione a un problema più grande. Io non ho scritto per trovare una soluzione individuale, ma per testimoniare quello che sta accadendo. Questo forse porterà ad una razionalizzazione generale che ci farà smuovere un po' le chiappe.

E poi a me sotto sotto piace fare la stalker, quindi credo resterò qui ;)

Valentina

Unknown ha detto...

Brava Valentina, sono d'accordo con te! Cercare la soluzione individuale è quello che,a mio modesto parere,ci ha portato fino qua. Al capolinea.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ciao Alessia vivo una doppia vita il Michele di Roma disoccupato unico lavoro proposto aiutante fruttivendolo 440 euro mensili in nero(quando torno in Italia) e sono laureato in scienze agrarie,poi Michael cosi mi chiamano amici in Australia dove appena mandato il cv europeo
mi propongono un lavoro per 6 mesi la ricerca,produzione,sviluppo per un’agricoltura ecocompatibile con standard e direttive da rispettare contratto indeterminato 4300 euro mensili,gruppo formato da biologi,geologi,zoologi che al mio comando svolgono miei ordini,scaduto il contratto per problemi familiari sono ritornato a Roma ma ora disoccupato in Italia.Durante la scadenza ho ricevuto altre 2 proposte tra cui una lo stesso lavoro precedente sempre in Australia con la possibilità di insegnare come docente universitario e ricerca,produzione,sviluppo per un’agricoltura ecocompatibile insieme a quel gruppo che a loro volta fanno il dottorato ragazzi/e età di 24 ai 27 anni,un altra proposta come insegnante in Francia università, preferisco la prima proposta,con felicità ma amarezza di abbandonare la mia terra,da piccolo periodo carnevale mi vestivo da gladiatore dove giocavo con amici vicino al Colosseo ora amarezza tanta,se rimanere o andare ma sono grande che fine qui in Italia senza nulla sento gente nel blog che crede di fare qualcosa qui ma cosa?ditemi cosa e mi propongo il nostro paese non è per la brava gente è in mano a malavitosi,imbroglioni,parassiti dello stato che rovinano la vita a noi gente comune,molti mi chiedono di rimanere ma la verità che avendo genitori alle spalle,aiuti come tutti è un conto ma non averne è dura.