Ciao! Sono una ragazza spagnola di 26 anni e sono revisore contabile. Da qualche mese vivo a Verona.
Ho lasciato l'assolata Spagna per raggiungere il mio ragazzo e un lavoro con contratto a tempo determinato, ben remunerato come Audit Senior in Dicembre pensando di arrivare nel Belpaese e di inserirmi piano piano nel mondo del lavoro. Non avevo grosse pretese perchè mi rendevo conto che dovevo ricomincare da zero anche se parlo perfettamente italiano e ho molta esperienza lavorativa soprattutto nel mio settore.
Ho inziato a cercare subito come amministrativa, segretaria, hostess, promoter, commessa. Negli ultimi sette mesi avrò inviato almeno 200 curriculum. Niente, nessuna risposta. Alcuni mi contattavano e mi proponevano contratti da una settimana a tre mesi che però non sono andati in porto. In molti mi hanno offerto di fare uno stage.
La parola stage mi fa venire in mente solo brutti ricordi. Il primo è qualcosa di aberrante. Un'azienda veronese che mi aveva contattata per la posizione di centralinista con contratto a tempo determinato di sei mesi e presso la quale avevo sostenuto un colloquio, ha poi convertito due mesi dopo la stessa posizione offrendo però questa volta uno stage pagato 150 euro per 40 ore settimanali di lavoro.
Poi ho altre innumerevoli storie collegate allo stage ad esempio quella volta che mi hanno convocata in seguito ad una mia autocandidatura presso un'importante azienda. Durante il colloquio mi hanno spiegato le mansioni che avrei svolto, ovvero amministrativa e che mi avrebbero offerto uno stage con rimborso spese senza possibilità alcuna di assunzione.
Mi hanno chiesto quale titolo di studio possedessi e dopo aver compreso che si trattava di un Master di secondo livello hanno deciso di venirmi incontro e di offrirmi ben 450 euro mensili.
Io mi domando e chiedo, ma lo stage non è un momento di formazione per coloro che non hanno mai lavorato in quel settore?lo stage non dovrebbe permettere all'azienda di formarti per poi assumerti?ma soprattutto io a 26 anni con 450 euro al mese come lo pago l'affitto?
Tra tutti i colloqui che ho fatto (ne avrò fatti una cinquantina) ne ricordo uno in particolare. Il recruiter dopo avermi spiegato che nella sua azienda si fa quello che dice lui, che nessuna ragazza ha ottenuto il lavoro per conoscenze ma solo per le sue competenze e dopo avermi ripetuto che non avrei dovuto vestirmi in maniera provocante, ma scollata mi ha proposto ben 700 euro mensili come impiegata con contratto di tre mesi rinnovabili con una settimana di prova non pagata.
Inoltre mi ha ricordato che molto probabilmente non avrei avuto la possibilità di effettuare la pausa pranzo e che avrei dovuto mangiare in cinque minuti e che ovviamente gli straordinari non sarebbero stati pagati.
Io non ho parole, certo, so benissimo che vengo da un altro paese, che devo rifare la gavetta, che in Spagna la situazione è ben peggiore, ma non mi aspettavo di certo tali condizioni. Ma quando si renderanno conto che lo stage è solo un modo per farci lavorare senza pagarci, senza tutelarci.
A volte mi sento carne da macello.
1 commenti:
Condivido in pieno il tuo stato d'animo e anch'io non capisco come mai non regolamentino gli stage per evitare questo sfruttamento legalizzato che non ha nulla a che fare con la formazione. Qualche giorno fa ho letto una annuncio in cui cercavano un'apprendista commessa con esperienza, che significa? questa gente andrebbe mandata in galera altro che indulto!
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