La mia storia:
Mi diplomo nel 1995 al Liceo classico, prima della maturita decido che all'università avrei fatto Conservazione dei Beni Culurali indirizzo Archivistico - Librario. Genitori non proprio entusiasti, "che cosa ci farai con una simile laurea ?".Il corso di studi, che é un miscuglio di storia, uno di chimica, di informatica, teoria di gestione dell'informazione e biblioteconomia mi affacina moltissimo. Decido che in parallelo faccio anche la scuola dell'archivio di stato, due anni di corso post-diploma con materie di ambito archvistico.
Ai concorsi infatti avere la laurea + il diploma di archivista da' piu' punteggio; mi do' l'obbiettivo di laurearmi nel miglior 5% degli studenti. Dopo un mese di corsi scopro il laboratorio di informatica di facolta, semi abbandonato poiche le studentesse (90% della facoltà) snobbano l'informatica.
Al terzo anno ho uno solo voto sotto il 30, finite le annualita e
finito l'archivio di stato. Vado al provveditorato di Venezia che ho
scoperto via internet essere il distributore di un software per
biblioteche scolastiche. Il professore responsabile e' contentissimo di vedermi; parlando del piu' e del meno viene fuori che al software
mancava una certo funzionalità di conversione dati e mi propone di
svilupparla e di pagarmi per questo. Sapevo che il software andava sviluppato in un linguaggio di cui avevo visto il manuale in internet e accetto.
Invece di impiegarci un mese ce ne metto quattro ma imparo il mio primo linguaggio di programmazione. Mi pagano come Co.Co.Co. senza problemi. Il quarto anno faccio una breve esperienza in una biblioteca del Lussemburgo, finisco gli esami e mi laureo scrivendo la storia di un fondo librario e un software per renderlo disponibile su internet.
Parto subito per il servizio militare e uso i larghissimi tempi morti per stare al passo con internet e la gestione hw/sf dei Pc. Prima di finire il militare mi assume una ditta di informatica per
biblioteche per scrivere programmi di conversione dati. In pratica mi riciclo nell'informatica.
Ora, sempre nel settore software per biblioteche, occupo una posizione senior.
In pratica la ricetta e' stata:
- Studio al massimo livello
- In parallelo studiare l'informatica
- Inserirsi nell'informatica connessa al campo di studi.
Questo percoso e' stato simile a diversi miei colleghi di studio, tutti pero' di sesso maschile. Nessuna della amiche che studiava con me ha preso in considerazione una simile riconversione.
Risultati dopo 13 anni dalla laurea:
- Tutti gli uomini sono assunti a tempo indeterminato in varie ditte
private con stipendi dai 1500 netti in su.
- Quasi tutte le donne sono precarie con stipendi intorno agli 800 netti.
- Una ha avuto successo come imprenditirice
- Un'altra e' entrata nel pubblico dopo un numero non piccolo di concorsi
- Tutti gli uomini sono assunti a tempo indeterminato in varie ditte
private con stipendi dai 1500 netti in su.
- Quasi tutte le donne sono precarie con stipendi intorno agli 800 netti.
- Una ha avuto successo come imprenditirice
- Un'altra e' entrata nel pubblico dopo un numero non piccolo di concorsi
Considerazioni: una laurea umanistica e' una bella cosa se fatta con
molto passione e ti puo' insegnare molto peroòci vuole realismo per
vedere come usarla nel mondo del lavoro.
molto passione e ti puo' insegnare molto peroòci vuole realismo per
vedere come usarla nel mondo del lavoro.
Ora la situazione e' peggiore che nel 1999-2000, un percorso del genere e' fattibile solo uscendo dall'Italia.
Zeno
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