Ecco a voi la lettera di una ragazza che per motivi di privacy chiameremo Marta.
Trovo molto interessante il suo intervento. Fino ad ora nessuno aveva parlato dell'apprendistato, di questa tipologia contrattuale che con la Riforma Fornero diventa canale di accesso privilegiato al mercato del lavoro. Privilegiato? Stiamo freschi allora!
Indipendentemente dalla crisi, sono anni che gli apprendisti non vengono assunti al termine del contratto. La crisi forse ha aggravato il problema, ma diciamo che non è una novità.
Con la Riforma però vengono posti alcuni interventi correttivi nel D.Lgs. 167/2011 tra i quali:"l’assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, nei 36 mesi precedenti la nuova assunzione , di almeno il 50% degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro.
E dell'altro 50% cosa ne facciamo? Hanno quasi compiuto 30 anni, come li assumiamo? Hanno lavorato per 800,00 euro al mese vivendo dai genitori nella speranza di essere assunti successivamente e invece si trovano con un pugno di mosche in mano. Li assumiamo con un bel contratto a progetto! Oppure non li assumiamo affatto e gli inviamo via e-mail la lista dei mestieri che gli italiani non vogliono fare dicendogli "non importa che tu sia diplomato in grafica o che tu abbia fatto l'apprendista commesso da domani fai il falegname, oppure l'idraulico". Ti facciamo un bel corso di formazione a tue spese, e voilà, ecco come ti riciclo l'apprendista!
La lettera di Marta:
"Signorina, lei ha sbagliato tutto, non ha mai lavorato”.
Allibita guardo la dipendente del Centro dell’Impiego che ha tra le mani il mio
curriculum vitae di quattro pagine e, cercando di mantenere la calma, rispondo
“Come scusi?”. Lei mi guarda e mi spiega:”Eh sì signorina, ha lavorato si, ma
non con contratti di apprendistato. Sa l'apprendistato è un tipo di contratto che facilita molto
l’assunzione. Lei ora è fuori età.”(ho 30 anni).
Ho preso fiato e le ho risposto: “Senta, non
voglio contraddirla ma conosco persone
che sono state assunte con contratto di apprendistato e che sono (o saranno) lasciate
a casa a fine contratto, quindi..”.
L’impiegata mi guarda e io taglio corto cercando di non iniettare ulteriore negatività nella già
demoralizzante conversazione e asserisco: “Beh, questo è quello che son riuscita a fare, ora
quel che sarà, sarà, qualcosa ci dovrà pur essere!” Sicuramente l’impiegata in questione è molto
più informata della sottoscritta (e di noi tutti) riguardo la difficoltà di
noi giovani nell’ inserirci nel mondo del lavoro quindi non mi sono dilungata
nei dettagli.
Non le ho spiegato che i curriculum ignorati son molto di
più di quelli visionati e che ottenere un colloquio è quasi come vincere al
Superenalotto.
Non le ho spiegato che ho fatto colloqui in cui,
personalmente, mi sono sentita un po’ presa in giro. “Signorina, questo lavoro
non ha nulla a che vedere con la sua laurea, come mai s’è candidata?” Uhm,
forse perché, coi tempi che corrono, il fatto che il lavoro non abbia nulla a
che vedere con la laurea conseguita–sono laureata in lingue- è l’ultimo dei
problemi.
Non le ho spiegato che, pur di lavorare, ho accettato tutti
i tipi di contratti che mi son stati proposti e ho accettato anche retribuzioni
posticipate (eh, questi stipendi da nababbi
con cui ci sommergono mica possono arrivare sempre in tempi
ragionevoli). Solo una volta, una, mi
son permessa di rifiutare un contratto, lavoro e, ovviamente, stipendio ma era per
salvaguardare me stessa, il datore era un marpione.
Non le ho spiegato che le truffe lavorative sono in aumento
perché giocare col futuro delle persone sta diventando remunerativo (e io in
una truffa ci sono cascata, sigh).
Sì, credo che l’impiegata sappia che le aziende trovano
mille strategie pur di pagare poco, pur di non assumere, lo sa che è difficile,
stamattina mi ha chiamata, mica grandi prospettive (sia mai!) ma intanto…
10 commenti:
Consiglio la lettura di due articoli che riguardano l'argomento. Eccovi i link :
http://www.dirittodicritica.com/2012/09/12/confartigianato-laurea-lavoro-mestieri-41527/
http://www.dirittodicritica.com/2012/09/11/lavoro-disoccupazione-giovani-laureati-41449/
Voi cosa ne pensate?
Alessia
Come sempre snobbano la gente così che merde scusate il termine,sono Michele da Venezia dopo anni di lavoro sa schiavo nero,progetto,finito a fare il ragazzo del barbiere,il problema che molti giovani italiani arrivati sulla sogna dei 30 effettivamente sono fuori dal mercato,in alte nazioni a 22 anni lavorano cioè arrivati alla sogna dei 30 hanno fatto gia quasi 10 anni lavorativi,tutto in regola,altro danno che i corsi universitari in italia durano troppi anni da discapito dei 3 all'estero,le nostre triennali spesso non sono riconosciute,dovremmo protestare,più nessuno deve andare all'università,a nessun corso o stage,una sorta di manifestazione simile per i beni di consumo,nessuno fa benzina, nessuno compra pane,pasta,sciopero totale,bloccare una nazione intera,solo così qualcuno ci ascolta,emigrare per fare beneficio un'altro paese,non vedo rimedio,non vedo soluzione alternativa vedo l'italia invivibile,non funziona nulla che schifo.
Ciao Michele,
sono d'accordo con te per ciò che riguarda lo sciopero. E'necessario acquisire consapevolezza della reale situazione. Abbiamo bisogno innanzitutto di essere uniti e di creare una rete di persone, siano essi studenti, lavoratori o altro, pronte a dire: adesso basta. Ti va di raccontarci la tua storia?Puoi scrivere ad alessiabottone@libero.it
salve a tutti. concordo sul fatto che l'apprendistato di solito porta a non assumere il lavoratore. e che a 30 anni ci trattano come "fuori età". Ma scusate, dovremmo lavorare per almeno altri 30 anni..come faremo?
Abbiamo una cosa in comune, i "mitici" 30 anni! La mia pessima esperienza è recente: dopo 3 anni di servizio come impiegata amministrativa presso una piccola azienda, dove il titolare è "il padrone" cui obbedire, pochissime assenze ma con un grande un neo: mi sono sposata lo scorso giugno, e, come l'ha definita il mio ormai ex titolare, questa è stata "la mia stronzata": si, perchè sebbene io abbia lavorato fino alle 16.00 del giorno prima del matrimonio per evitare che i miei colleghi faticassero troppo nel sostituirmi, nonostante tutte le spose si rilassino, pur avendo sempre raggiunto gli obiettivi prefissati, non sono stata degna di rinnovo di contratto...perchè "l'azienda non ha fondi a sufficienza"...peccato che il mio collega UOMO sia stato confermato, ma io, parole testuali, "gliel'avrei sicuramente messa nel c..o e avrei fatto subito figli"...e quindi mi ritrovo a 30 anni compiuti, sposata da poco, a dover trovare un nuovo lavoro...
Anch'io ho 30 anni e purtroppo devo dire che la nostra generazione paga gli errori commessi nel passato(con responsabilità di tutti),
senza avere nessuna colpa.Sono laureato da aprile del 2009 e non ho ancora firmato un contratto di durata superiore ai 6 mesi (somministrazione).A questo punto è meglio andare a lavorare dopo aver conseguito il diploma, almeno acquisisci esperienza lavorativa e riesci a districarti meglio in questo mercato del lavoro.Anche perchè leggendo gli annunci i prerequisiti sono già molto stringenti e specifici.Per esempio richiedono studenti neolaureati con almeno 2-3anni di esperienza.Ma come faccio a maturare esperienza se firmo contratti di 6 mesi non rinnovati?
La situazione attuale privilegia i cosiddetti profili senior, scoraggiando gli junior che non riescono ad inserirsi e ad acquisire esperienza.Come facciamo a lavorare per altri 40 anni se ne impieghi un paio a trovare un lavoro che non ti dà nessuna garanzia?
Bella domanda,ed io ne pongo un'altra:Quando riusciremo ad andare via di casa?" No dico, a me piacerebbe avere una stanza/bettola/monolocale/stamberga/capanna tutta per me!
Alessia Bottone
Ciao ragazzi,stessa situazione la mia, ho 30 anni e mi sono laureato 3 anni fa e il lavoro più lungo che ho fatto è il procacciatore d'affari per Sky a provvigioni.L'anno scorso ho lavorato sabato e domenica tutto ottobre,novembre e dicembre per neppure mille euro,vedo gente sistemata ovunque,non solo quelli che se lo meriterebbero,in banca impossibile entrare,qualsiasi altro lavoro sei tagliato fuori per età,esperienza,conoscenza lingue o software.Quando ci muovuiamo a fare un bel bordello?
Se continuiamo ad accettare stage e lavoretti del cavolo non migliora di certo la nostra prospettiva!
Facciamo qualcosa :/
Ciao Ragazzi, la soluzione rimane l'estero, infatti molte persone che conosco pur avendo un lavoro, se ne sono andati all'estero e non solo lo anno trovato il giorno stesso che sono arrivati ma sono ben pagati i primi lavori che ci danno a noi Italiani sono umili tipo vendita di panini o cose simili,pero' prendono 1500 euro comprese le tasse qui in Italia questa cifra ce la sognamo, e se anche c'e qualcuno che la prende tolte tutte le spese ne rimane 1 terzo.
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